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L’opera di restauro si inserisce all’interno del progetto “La Spezia Forte”, attraverso il quale sono stati già precedentemente riqualificati il Parco delle Mura, il Parco della Rimembranza e la Batteria Valdilocchi. A partire da venerdì la galleria sarà aperta al pubblico che, attraverso un percorso multimediale ideato e realizzato dall’azienda di allestimenti museali ACME04 in stretta collaborazione con il Comune della Spezia e la Pro Loco del Golfo, potrà conoscere la storia della Città della Spezia dal Trecento al Novecento, attraverso la voce narrante di personaggi o luoghi iconici del nostro territorio.

Così, da Simon Boccanegra al corsaro Gattilusio, da una monaca del perduto monastero delle Clarisse, a Domenico Chiodo all’affascinante Contessa di Castiglione fino ad oggetti simbolo della città, viene dipanandosi un racconto avvincente sulla storia della Spezia, dove ricordi, testimonianze, memoria rievocano un passato del quale, spesso, non sono rimaste che poche tracce.

La narrazione della storia della città si conclude con il ricordo dei fatti terribili della seconda guerra mondiale da parte di una delle tante persone che ne sono state testimoni dirette. Il suono di una sirena antiaerea chiude il percorso e anticipa l’installazione dal titolo Sotto le bombe – La Spezia 18 aprile 1943. Qui è la galleria che diventa protagonista e si ripropone nel suo ruolo iniziale di Rifugio antiaereo, l’esperienza si fa interamente immersiva, voci smarrite e un baluginare di luci anticipano il bombardamento più violento che la città abbia mai subito.

La galleria, inizialmente doveva servire per la realizzazione di un ascensore per raggiungere le soprastanti vie XX Settembre e XXVII Marzo. Nel 1942, interrotti i lavori di costruzione dell’ascensore l’Amministrazione, appaltò alla ditta S.A.C.A.S. (Società Anonima Costruzioni Applicazioni Speciali) di Milano, sotto la direzione del Commissariato Ministeriale per la costruzione dei ricoveri antiaerei: nonostante i lavori non fossero terminati, il ricovero fu quotidianamente fruito dalla popolazione che ne fece largo uso durante le ormai sempre più frequenti incursioni aeree.

La galleria, il cui “camerone” misura 210 metri di lunghezza e 6 di larghezza, ed aveva 120 metri circa di cunicoli di accesso, era in grado di accogliere 6.500 persone, nel rispetto delle prescrizioni vigenti per i ricoveri su metro-cubo/aria per persona.

Il progetto di recupero, finanziato dalla Regione Liguria, nell’ambito del Fondo Strategico Regionale, è stato appaltato alla azienda Lacogeit nell’ottobre 2021. L’importo totale dell’intervento comprensivo di lavori, spese tecniche ed oneri ammonta a totali 900 mila euro.

I lavori hanno consentito di eliminare le copiose percolazioni d’acqua che erano all’interno della struttura grazie alla realizzazione di un sistema di centinature che raccolgono l’acqua e la convogliano nella preesistente canalizzazione centrale.

In accordo con la Curia è stata riaperta l’uscita secondaria verso Piazza Sant’Agostino demolendo il tamponamento realizzato negli anni ‘50 e riportando alla luce alcune porzioni della facciata del convento di Sant’Agostino distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

La seconda fase del recupero del sito riguarderà invece l’area dell’ex Convento delle Clarisse in cui è previsto un intervento volto a limitare il degrado dei resti della struttura medievale e consentire la fruizione della struttura e dell’area garantendo un suo utilizzo a fini turistici e ricreativi. Questa seconda fase è ancora finanziata dalla Regione Liguria nell’ambito del Fondo Strategico Regionale per un importo totale di 700 mila euro: la progettazione è stata completata e sono in corso le procedure per l’affidamento dei lavori il cui inizio è previsto nel prossimo mese di settembre.

La galleria sarà aperta al pubblico gratuitamente dal 2 giugno all’11 giugno, dalle ore 11 alle ore 19 (ultimo ingresso ore 18), con visione dell’installazione multimediale "Sotto le bombe – La Spezia 18 aprile 1943"

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Ultimo aggiornamento: 06-10-2023, 11:02