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La Stagione di Prosa 2022-23 al Teatro Civico della Spezia prosegue con un nuovo spettacolo in doppio appuntamento: si tratta di Bahamut, di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, in cartellone sabato 25 marzo alle ore 20.45 e domenica 26 marzo alle ore 17.30; sempre domenica 26 alle ore 11.30 Mastrella e Rezza incontreranno il pubblico al PIN nell’ambito della rassegna Foyer, affiancati dal direttore artistico del Teatro Civico Alessandro Maggi.

Antonio Rezza e Flavia Mastrella sono un duo artistico di grande livello nello scenario teatrale contemporaneo. Premiati alla Biennale di Venezia 2018 con il Leone d’Oro alla carriera, hanno all’attivo anche lungometraggi cult e programmi televisivi. Rezza è inoltre autore di romanzi, mentre Flavia Mastrella una scultrice con opere esposte in Italia e in Europa. Da circa 25 anni sono autori di spettacoli che sfuggono ad ogni regola codificata, autentiche performance surreali che non possono essere raccontate, ma vanno viste e vissute assaporandone la follia geniale.

Nello spettacolo in scena al Teatro Civico Antonio Rezza e Flavia Mastrella associano liberamente al Manuale di zoologia fantastica di Borges la figura di Bahamut, l’Essere Supremo, il gigantesco pesce della cosmologia babilonese che sostiene sulle spalle il mondo. Bahamut è tutto fuorché rassicurante: è un lavoro spiazzante, irriverente ed intransigente. Per affrontarlo bisogna essere pronti a guardare in faccia le nostre miserie e quella schizofrenia che caratterizza la nostra vita, in cui siamo ad un tempo vittime e carnefici.

«In quanto carne - scrive Rezza nelle note di spettacolo - pensavo di conoscermi. E invece mi sorprendo di come, ancora una volta, la mente mandi il corpo a soffrire per poi rintanarsi nella facilità del pensare. Mi muovo da molto con le membra a sfiancare e quindi dovrei aver compreso l’indole del patimento. Ma nel caso di Bahamuth ho scoperto che gli organi interni hanno una coscienza viva se sottoposti a un’andatura sussultoria e verticale. L’allestimento di Flavia Mastrella ha suggerito soluzioni azzardate. E ho cominciato a fare del mio corpo un assoluto verticale, con salti da fermo e in progressione che danno il ritmo alle interiora. E ciò lo percepisco mentre mi esibisco”

Punto nodale dell’opera è la costruzione scenografica: sul palco la scatola, giocattolo di metallo, legno, stoffa verde e aria, determina un vincolo formale e provoca un’urbanizzazione dello spazio composto di piani d’aria, definiti da rette quasi mai parallele.

Info e biglietti: Botteghino Teatro Civico La Spezia (ingresso da via Carpenino) – orari di apertura: dal lunedì al sabato ore 8.30/12, il mercoledì anche dalle 16 alle 19 – tel. 0187-727521 – email: info@teatrocivico.it

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Ultimo aggiornamento: 24-10-2023, 12:25