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La Spezia, 26 marzo 2024 – Un messaggio di pace attraverso un’opera d’arte contemporanea sull’ingresso del rifugio Antiaereo Quintino Sella per mano di OZMO, uno dei più affermati artisti di arte pubblica in Italia, è il progetto presentato questa mattina in conferenza stampa dal Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, la dirigente ai Servizi Culturali Rosanna Ghirri e, collegato da Parigi, dall’artista stesso.

L’Amministrazione Peracchini ha avviato negli anni un processo di riscoperta e valorizzazione culturale dei luoghi, monumenti e percorsi significativi del territorio cittadino al fine di arricchire il patrimonio artistico spezzino attraverso anche la creazione di nuovi momenti di aggregazione e memoria che ricadono sotto il più grande progetto denominato “La Spezia Forte”. A tal fine, a meno di un anno dall’inaugurazione della riapertura del Rifugio Antiaereo Quintino Sella, il Sindaco Peracchini ha deciso di intraprendere una nuova valorizzazione di quell’area attraverso l’arte contemporanea, con il chiaro intento di veicolare nel cuore del centro storico della città e nel luogo simbolico di memoria e rifugio durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale un chiaro messaggio di pace universale e di solidarietà tra i popoli.

“In questi anni abbiamo riconsegnato alla cittadinanza siti storici dimenticati come il Parco della Rimembranza, il Parco delle Mura, la Batteria Valdilocchi, la Galleria Quintino Sella e stiamo procedendo al recupero dell’ex Convento delle Clarisse e del Forte di Montalbano.– dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – Riteniamo sia doveroso permettere alla cittadinanza di conoscere e riscoprire la propria storia e le proprie radici culturali e per quanto riguarda la Galleria Quintino Sella, nello specifico, è stata valorizzata con un percorso multimediale e un’installazione di grande effetto emotivo che ha già attratto centinaia di visitatori. Per questo ulteriore progetto ci siamo affidati a un’artista di fama internazionale come OZMO che arricchirà il tessuto narrativo di un luogo storico e simbolo di protezione nei momenti di conflitto con un richiamo alla resilienza umana e alla pace.”

Questo luogo, testimone di eventi bellici, diventa parte integrante del messaggio di speranza e continuità che l'installazione intende trasmettere, evidenziando l'importanza di un futuro in cui la sicurezza e la pace siano valori condivisi e accessibili.

Questo progetto artistico ambizioso che costruisce un ponte fra la storia del Rifugio Antiaereo e la contemporaneità è stato affidato a Gionata Gesi, in arte OZMO che andrà a creare un’installazione site-specific per La Spezia: una vera e propria opera sartoriale tagliata su misura sulla storia e sul contesto urbano della nostra Città che avrà un riverbero internazionale grazie alla chiara fama dell’artista. OZMO, infatti, è un’artista dell’estetica relazionale, una corrente d’arte contemporanea grazie alla quale il contesto urbano e l’osservatore che quel contesto vive quotidianamente sono posti in dialogo attraverso l’arte pubblica.

Di pari passo con il progetto artistico l’Amministrazione ha programmato una serie di interventi all’interno e all’esterno della Galleria per renderla ancora più fruibile ma anche visibile. Interventi che richiederanno la chiusura temporanea della struttura per consentire lo svolgimento dei lavori. La Galleria sarà però riaperta eccezionalmente il giorno di Pasqua e Lunedì dell’Angelo ossia il 31 marzo e il 1 aprile.

Il progetto prevede di completare il recupero e la rifunzionalizzazione della Galleria Quintino Sella, iniziato con la riqualificazione dell’ex rifugio antiaereo e proseguito con l’installazione di un allestimento multimediale all’interno della Galleria.

Verrà ultimata la porzione di pavimentazione mancante, attualmente in cemento non rifinito, mediante l’applicazione di una resina colorata e sarà installata una nuova illuminazione , che andrà ad evidenziare il nuovo decoro e l’ingresso della galleria, mediante un’insegna sopra l’ingresso e un led continuo.

Infine sarà installato un totem/monitor informativo del tipo “MUPI street” all’incrocio con via del Prione.

L’intervento quindi si configura come una valorizzazione del luogo, rendendolo ulteriormente individuabile dalla pubblica via del Prione.

OZMO

Gionata Gesi, in arte OZMO, è appena tornato da New York in cui ha concluso un’installazione sulla facciata dell’Istituto Culturale Italiano prospiciente il Consolato Italiano. Vive attualmente a Parigi ma la sua formazione è nel contesto dell’underground toscano e all’Accademia Italiana di Belle Arti di Firenze. OZMO è un artista italiano che ha segnato il mondo dell’arte urbana e contemporanea con il suo approccio innovativo e multidisciplinare, dalla fine degli anni Novanta inizio anni Duemila. Considerato un pioniere dei Graffiti e della Street Art, il suo lavoro si estende ben oltre queste discipline, combinando pratiche e tecniche diverse, come il disegno, la pittura, i grandi murales e le installazioni con medium e stili eterogenei. Nel corso della sua carriera, OZMO ha realizzato numerosi interventi di wall-painting nelle più importanti capitali dell’arte contemporanea e urbana in Italia e all’estero accreditandosi come uno dei principali esponenti nel mondo dell’arte pubblica monumentale ben oltre i confini europei. OZMO è presente nella prestigiosa Enciclopedia Nazionale Italiana Treccani ( https://www.treccani.it/enciclopedia/ozmo ).

La storia del rifugio antiaereo “Quintino Sella”

La galleria inizialmente doveva servire per la realizzazione di un ascensore per raggiungere le soprastanti vie XX Settembre e XXVII Marzo. Nel 1942, interrotti i lavori di costruzione dell’ascensore l’Amministrazione, appaltò alla ditta S.A.C.A.S. (Società Anonima Costruzioni Applicazioni Speciali) di Milano, sotto la direzione del Commissariato Ministeriale per la costruzione dei ricoveri antiaerei: nonostante i lavori non fossero terminati, il ricovero fu quotidianamente fruito dalla popolazione che ne fece largo uso durante le ormai sempre più frequenti incursioni aeree.

La galleria, il cui “camerone” misura 210 metri di lunghezza e 6 di larghezza, ed aveva 120 metri circa di cunicoli di accesso, era in grado di accogliere 6.500 persone, nel rispetto delle prescrizioni vigenti per i ricoveri su metro-cubo/aria per persona.

Il progetto di recupero, realizzato dall’Amministrazione Peracchini e finanziato dalla Regione Liguria, nell’ambito del Fondo Strategico Regionale, è stato inaugurato il 2 giugno 2023.

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Ultimo aggiornamento: 03-04-2024, 13:55