D'azzurro alla torre quadrata, aperta e finestrata del campo, al naturale, a due palchi merlati alla ghibellina, rispettivamente di nove e di sette pezzi, con l'inferiore munito ad ogni angolo di garitta; la torre fondata su un monte di tre cime di verde, e sostenente un'aquila, coronata d'oro, al volo spiegato, e colla testa rivoltata, di nero, cucita.

Art. 3, comma 2 dello Statuto Comunale

Lo stemma della Città della Spezia presenta alcuni elementi che, pur modificandosi nel corso dei secoli, compaiono sempre perché distintivi della storia e del senso di identità della comunità.

Il monte, la torre e l’aquila sono i tre componenti fondamentali dello scudo, e la corona e le fronde sono gli ornamenti esteriori.

Lo Statuto comunale specifica bene tali componenti, compresi nello scudo: sono la “torre quadrata, aperta e finestrata” “a due palchi merlati alla ghibellina, […] fondata su un monte di tre cime […] sostenente un'aquila, coronata d'oro, al volo spiegato, e colla testa rivoltata”. Al di fuori dello scudo sono poi figurate due fronde legate, incrociate in basso, e al di sopra, nella parte superiore, è posta un’elaborata corona merlata.

Il monte di tre cime, suggerito dalla geografia collinare del territorio, è il sostegno su cui posa la torre e rappresenta il territorio sul quale viene esercitato il diritto di autorità.

La torre deriva forse dall’insegna della Podesteria di Carpena, dalla quale la città dipendeva e poi si affranca nel XIV secolo, ed è comunque il segno delle fortificazioni a protezione del territorio.

L’aquila è simbolo di potere e sovranità, di autorità e supremazia, noto e utilizzato con tale significato fin dall’antichità.

Oltre lo scudo, all’esterno, sono poi gli ornamenti esteriori.

La corona, dorata e con cinque torri, sta a significare che La Spezia è insignita del titolo di Città: un diritto acquisito nel tempo per meriti e importanza, riconosciuto con apposito decreto e concesso dal Presidente della Repubblica.

Le fronde intrecciate di alloro e di quercia, caratteristiche dell'araldica civica italiana e presenti anche nello stemma della Repubblica, raffigurano le virtù della comunità cui lo stemma è riferito.

L’alloro è considerato da sempre pianta nobilissima, attributo di sovrani, poeti, trionfatori dei giochi olimpici, e la quercia è simbolo di potenza e vigore ma anche di solido temperamento morale.

Le fronde sono  legate in basso con un nastro con i colori nazionali.